Milano – D.R.I.

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For a Smile in aiuto a Istituto di Ricerca sul Diabete

For a Smile in aiuto al “Centro Diabete Infantile”
con la lotteria di Natale di Cronaca Qui

For a Smile ha sostenuto la raccolta fondi “Lotteria di Natale 2007 di CronacaQui” a favore del Centro Internazionale per lo studio e cura del Diabete Infantile (Dri) del San Raffaele di Milano e del reparto di Oncoematologia pediatrica dell’ OIRM di Torino.

La raccolta fondi a sostegno dello sviluppo, del sostentamento e dell’ampliamento delle due strutture ospedaliere, è stata realizzata grazie alla vendita dei biglietti della Lotteria di Natale di CronacaQui, presso le edicola aderenti all’iniziativa su Milano, Monza, Lodi e nelle rispettive province (c.a. 2.000 edicole) e su Torino e provincia (c.a. 1.300 edicole).

Ogni edicola era indipendente, con un proprio tabellone da 90 numeri, ed ogni cliente poteva acquistare uno o più biglietti dove parte del ricavato è stato devoluto a favore dell’ospedale infantile beneficiario. Tutte le edicole avevano a disposizione i medesimi premi:

  • 1° premio un Videofonino 3,
  • 2° premio un abbonamento annuale a CronacaQui,
  • 3° un abbonamento semestrale a CronacaQui.

Con questa lodevole iniziativa di Natale, For a Smile ha cercato di portar con stesso impegno di solidarietà donato all’O.I.R.M., anche al nuovo reparto Diabetes Research Institute (Dri) dell’ Istituto Scientifico Universitario San Raffaele di Milano. Il Dri è una speranza, una sperimentazione che vuole contrastare il diabete giovanile di tipo I. For a Smile grazie al buon successo della “Lotteria di Natale” è riuscita a donare quanto necessario per l’acquisto delle apparecchiature specialistiche necessarie per il Progetto “D.R.I.”.

In Italia vengono colpiti oltre 1.200 fra bambini e ragazzi, almeno 20 mila costretti a iniezioni quotidiane di insulina per controllare il livello di zuccheri nel sangue. La ricerca italiana è in prima linea nonostante i pochi soldi (circa 20 milioni di euro in totale) ma un forte segnale arriva dal realizzato al San Raffaele, diretto da Maria Grazia Roncarolo, che segue lo studio del “vaccino”: pillole di insulina somministrate ai bambini maggiori di 4-5 anni ritenuti a rischio di sviluppare la malattia. Ha lo scopo di «impegnare» gli anticorpi contro l’insulina che sono poi la causa della distruzione delle cellule del pancreas produttrici appunto dell’insulina. Bloccati gli anticorpi, il pancreas dovrebbe preservarsi. Lo studio sarà condotto nell’ambito del TrialNet, consorzio internazionale finanziato dai Nih (National Institutes of Health) americani e dalla Jdrf. «Vi partecipano 18 centri in tutto il mondo — spiega Emanuele Bosi, coordinatore del protocollo milanese — di cui 5 al di fuori dagli Usa: in Italia siamo gli unici».

Il diabete di tipo I, di cui non sono ancora chiare le cause, insorge infatti acutamente. Ha una lunga incubazione, che inizia nella prima infanzia e può durare decenni. Cova in silenzio, ma è riconoscibile per la presenza nel sangue di anticorpi contro le cellule beta del pancreas. «Per individuare i piccoli a rischio — spiega Bosi — c’è un semplice test del sangue rivolto ai parenti stretti di persone con diabete di tipo I. Questi ultimi, infatti, hanno una probabilità di ammalarsi 10 volte superiore a tutti gli altri ».

Il Dri San Raffaele avrà anche una sofisticata apparecchiatura per «vedere» in vivo le cellule del pancreas e i meccanismi dell’autoimmunità: l’imaging cellulare.

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